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Esiste una correlazione tra Parkinson e depressione ed è importante valutare quando un paziente affetto da questo morbo sviluppa anche sintomi depressivi per poterlo trattare al meglio dal punto di vista farmacologico.

Infatti, oltre alla sintomatologia motoria tipica e ben nota, una buona percentuale di questi malati sviluppano anche depressione maggiore e problemi emotivi.

Quindi, oltre ad uno stato di tristezza che può essere comprensibile quando la persona scopre di essere affetta dal parkinson, si può sviluppare un vero e proprio quadro patologico depressivo che va trattato in maniera adeguata.

Vediamo il nesso che esiste tra queste due patologie e come gestire i possibili sbalzi d’umore e altri problemi emotivi che possono insorgere.

 

Parkinson e depressione: lo stress emotivo

Sicuramente apprendere di essere affetti da questo morbo così invalidante può portare il soggetto a stare molto male emotivamente, provare angoscia e tanto stress.

Questa può essere considerata una reazione normale e non ha nulla a che fare con una patologia depressiva. Può essere del tutto normale sentirsi giù in questi casi.

Come si sente un malato di Parkinson?

Un paziente di questo tipo sperimenta una condizione del tutto nuova, con problemi di rigidità, difficoltà di deambulazione e tremori che vanno ad influenzare in maniera importante la sua quotidianità.

ansia e parkinson
Ansia e Parkinson

La persona sviluppa insicurezza, ansia e paura di non essere in grado di affrontare questa malattia e, nella maggior parte dei casi, diventa pessimista. Anche lo stress legato al fatto di non riuscire a fare le cose normalmente provoca nervosismo e sbalzi d’umore comprensibili.

Questo lo porta a chiudersi sempre più e a sviluppare una dipendenza, non solamente dal punto di vista fisico ma anche dal punto di vista emotivo, verso familiari e caregiver.

Se non sostenuto dal punto di vista emotivo può arrivare al punto di non voler più uscire da casa.

Quindi, in molti casi può esserci un evidente calo del tono dell’umore e uno stress non indifferente dovuto a difficoltà evidenti tipiche della patologia. Provando delle difficoltà nei rapporti con gli altri dovute ai suoi problemi fisici, la persona può stare molto male emotivamente.

Questi stati emotivi però si possono riscontrare anche in altre malattie o per altri motivi.

Diverso invece è quando il paziente affetto da questo morbo viene anche colpito da vera e propria depressione.

Depressione bipolare e Parkinson

Depressione bipolare nel malato di Parkinson
Depressione bipolare nel malato di Parkinson

Quale relazione esiste tra le due patologie e perché è molto frequente che chi sia affetto da questo morbo neurodegenerativo possa sviluppare la depressione?

La spiegazione sta nel fatto che, poiché il Parkinson colpisce i neuroni a livello cerebrale, oltre ai classici sintomi motori si sviluppano anche sintomi legati alla sfera emotiva e all’umore.

Il cervello può non controllare bene la produzione di alcune sostanze indispensabili per stabilizzare l’umore. Il paziente quindi sperimenta la depressione, vera e propria malattia con possibili conseguenze molto serie se non debitamente curata.

Si tratta quindi di un vero e proprio disturbo dell’umore che può influenzare molto la sua vita e la sua quotidianità.

 

Chi ha il Parkinson dorme sempre?

C’è chi erroneamente dice che chi è affetto da Parkinson tende a dormire tutto il giorno. Questo è dovuto al fatto che lo vede spesso rallentato nei movimenti o immobile nel suo divano o letto.

Diciamo che si tratta di un luogo comune e le cose non stanno esattamente così. Il fatto è che chi soffre di questa patologia, oltre ad avere limiti fisici ha anche problemi depressivi. Non vanno etichettati come dormiglioni.

Parkinson e depressione: cosa dicono le statistiche

Statisticamente si è notato che circa il 40% dei soggetti affetti da tale morbo sperimentano anche la depressione, considerata in questi casi un vero e proprio sintomo così come lo sono il tremore o la rigidità muscolare.

Si tratta proprio di sintomi associati alla malattia e questa sintomatologia depressiva può manifestarsi in diverse fasi della patologia.

sintomi depressione parkinson
Sintomi depressione Parkinson

Infatti ci sono soggetti che sviluppano i sintomi della depressione molto tempo prima che si manifestino i problemi a livello motorio, mentre altri soggetti che manifestano i sintomi depressivi solamente dopo anni dalla diagnosi del morbo.

Il motivo di tutto questo è comunque dovuto ad alcuni cambiamenti chimici a livello cerebrale che scatenano questi e altri sintomi riconducibili proprio alla malattia di Parkinson. La riduzione di neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina produce disturbi dell’umore e depressivi.

Risulta quindi importante capire che in molti casi non si ha a che fare solamente con uno stato di tristezza e ansia dovuti ad una reazione emotiva di rifiuto della malattia ma con una vera e propria sintomatologia dovuta a fattori chimici che va necessariamente indagata e curata nel modo corretto.

Il ruolo del medico in questo caso è fondamentale per capire se si tratta di un disturbo depressivo da curare in maniera adeguata e tempestiva.

Anche il ruolo di chi assiste il malato è fondamentale per dare un supporto non solo dal punto di vista fisico ma anche per incoraggiarlo e motivarlo ad affrontare le difficoltà che possono insorgere.

Contattando Sanitaria.it si potrà disporre di un servizio di assistenza specifica e qualificata per malati di Parkinson grazie a professionisti che svolgono la loro professione con empatia e dedizione.

La malattia può provocare anche la demenza e in questo caso abbiamo un servizio specifico di assistenza per demenza senile.

 

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