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Come assistere un malato di Parkinson

Sapere come assistere un malato di Parkinson è importante per poterlo aiutare al meglio.

Chi si occupa dell’assistenza di tali malati, deve imparare a gestire diverse situazioni difficili, sia dal punto di vista fisico che emotivo.

Anche i familiari si trovano di fronte ad una situazione nuova e devono imparare ad affrontare le difficoltà che ci saranno.

Oltre a quello che il medico raccomanderà e consiglierà per il bene del paziente, ci sono alcuni suggerimenti pratici che possono rendere l’assistenza a tali malati più confortevole sia per loro che per chi deve assisterli. 

Cosa prova un malato di Parkinson

Una persona affetta da questo morbo mostra sintomi tipici come il tremore, la rigidità, il rallentamento dei movimenti e instabilità posturale.

Oltre a questi e ad altri sintomi fisici, tali malati possono riscontrare problemi depressivi.

Non ultimo, chi scopre di essere affetto da questo disturbo invalidante, può scoraggiarsi molto ed essere emotivamente provato.

Avendo difficoltà nel parlare e comunicare con gli altri, tale persona tende a chiudersi ed a isolarsi, cosa che viene accentuata dalla paura di cadere a causa delle difficoltà motorie tipiche della patologia.

Partendo dal presupposto fondamentale che ogni persona è un mondo a sé e affronta in maniera diversa le difficoltà e la malattia, vediamo alcuni consigli che possono aiutare coloro che devono assistere tali malati al fine di dare una assistenza ottimale e amorevole.

Come comunicare con un malato di Parkinson

La difficoltà a parlare è un sintomo molto comune in questi malati e può sopraggiungere nel tempo. 

Infatti, per una serie di effetti legati alla natura neurodegenerativa della malattia, il paziente trova difficile articolare i suoni in maniera giusta, per cui per lui parlare diventa complicato a volte. Anche deglutire e mangiare può diventare complesso.

Quando si assiste un malato di parkinson è quindi importante capire questo aspetto per poter gestire al meglio la situazione e per non peggiorare lo stress e il disagio che già ha la persona malata.

In particolare, quando questi si vuole esprimere, chi assiste deve mostrare molta pazienza, dando il tempo alla persona di parlare senza interromperlo. Mentre parla è utile guardarlo attentamente e cercare di seguire le sue labbra per capire meglio cosa vuole dire.

 

Per evitare che alzi eccessivamente la voce per farsi sentire, bisogna stargli vicino e annuire con la testa. Se non è chiaro quello che vuole dire si renderà necessario fare domande e chiedere di scandire ogni parola.

Alcuni si rivolgono al logopedista che aiuta l’assistito a parlare in base alle sue possibilità.

Come assistere un malato di Parkinson in 5 modi

Chi si occupa di tali malati dovrà provvedere alla gestione dei farmaci, ad aiutarli a deambulare e fare attività fisica ma anche supportarli emotivamente.

Vediamo alcune indicazioni per chi deve assistere le persone colpite da questa patologia degenerativa.

Gestione dei farmaci e degli esami già effettuati e da effettuare

Ordinare i medicinali in modo che siano facilmente individuabili. 

Tenere un promemoria dei giorni e delle ore di assunzione dei diversi farmaci e lasciare ben visibile questa nota nell’eventualità che sia un’altra persona a dover prendersi cura dell’assistito in certi momenti.

Custodire gli esami clinici svolti e le varie terapie prescritte dal medico in modo da poterle avere sempre disponibili quando il paziente deve sottoporsi ad una visita medica.

Sostegno fisico ed emotivo

Quando si notano atteggiamenti compulsivi o cambiamenti nella personalità del malato è importante comunicarlo tempestivamente al medico.

Spronare e aiutare il paziente a svolgere insieme attività moderate come una passeggiata o altre che lui desidera fare.

Il medico consiglierà di effettuare degli esercizi fisici specifici e regolari e chi assiste deve supportare il paziente nello svolgimento di queste attività terapeutiche.

Quando la malattia è in uno stadio avanzato si dovrà assistere il paziente anche di notte per scongiurare eventuali cadute e traumi.

Supportare psicologicamente l’assistito spronandolo a non isolarsi.

Gestione della dieta e dell’alimentazione

La dieta deve essere idonea per una persona che si muove poco e adeguata al malato per evitare che sviluppi sovrappeso o comunque, se già possiede dei chili in più, per aiutarlo a perdere quelli in eccesso. Questo favorisce il movimento già difficile in questi soggetti.

Se la persona malata ha problemi di deglutizione bisognerà apportare delle modifiche alla dieta preferendo alimenti più facilmente ingeribili.

Ridurre cibi che provocano salivazione abbondante che va ad ostacolare la deglutizione.

Grazie a questi e altri accorgimenti si può supportare bene un malato di parkinson riducendo l’ansia e lo stress derivati da questa patologia invalidante.

L’obiettivo in questi casi non è la guarigione che per ora non è possibile non essendoci una cura in questo senso ma la gestione ottimale di una patologia comunque a carattere cronico con la quale bisogna convivere per anni.

Gli studi dimostrano che l’efficacia delle cure per ridurre la sintomatologia e il progredire di tale malattia dipende anche dal sostegno e dall’aiuto che la persona malata riceve.

Sanitaria.it propone un’assistenza professionale con personale referenziato e competente che svolge con passione e con i giusti motivi il proprio lavoro, andando a supportare l’assistito e la sua famiglia in modo completo. Il Parkinson rientra nella cosiddetta demenza senile. 

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